Statuto

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Art.1 Costituzione, denominazione e sede

Il giorno 21 marzo 2008 i signori Giordano Cellai, Lorenzo Papi, Carmen-Pilar Leiva-Garay, Filippo Cavezzali, Alessandro Santini, David Baratto, Vanni Lazzerini, Daniele Amorati, Emanuele Giunti, Lucia Tanini, Francesca Zannoni, Chiara Pieraccini, Riccardo Giannini, Giulia Caira, Giada Vottoli, Andrea Gallai, Letizia Amorati, Erica Ermini, Romina Crini, hanno costituito l’Associazione denominata “Terra Libera Tutti”, Associazione senza scopo di lucro, con sede in Reggello. L’Associazione modifica la propria denominazione in “ Terra Libera Tutti ODV”.

Svolge la propria attività ai sensi del Codice civile e del DLGS 117/2017 (Codice del terzo settore).

La durata dell’Associazione è illimitata.


Art. 2 Scopi e finalità

L’Associazione non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, mediante lo svolgimento prevalentemente in favore di terzi di una o più delle seguenti attività di interesse generale di cui all’art. 5 del Codice del terzo settore, avvalendosi in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati o delle persone aderenti agli enti associati:

  • Interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e alla utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, con esclusione dell’attività esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi nonché alla tutela degli animali e prevenzione del randagismo ai sensi della legge 14 agosto 1991, n. 281.
  • Organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di particolare interesse sociale, incluse attività anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale.
  • Promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, dell’accoglienza, della non violenza e della difesa non armata.
  • Promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, nonché dei diritti dei consumatori e degli utenti delle attività di interesse generale, promozione delle pari opportunità e delle iniziative di aiuto reciproco, incluse le banche dei tempi di cui all’art. 1 comma 266 della legge 24 dicembre 2007, n. 244.

 

L’Associazione si prefigge di promuovere e condividere pratiche di vita consapevoli e responsabili, attraverso proposte che, in ogni ambito dello scibile, elevino la sensibilità e la coscienza che tutto è interconnesso.
Siamo consapevoli che la qualità e la presenza di ogni nostra azione ha effetti importanti sulla Vita, moltiplicandola o impoverendola.
Desideriamo promuovere una prassi di Vita rispettosa, ricca, molteplice, solidale, dignitosa. Recuperare il contatto fra le persone, la natura e i suoi ritmi; sperimentare la possibilità di vivere con semplicità, diminuendo le dipendenze e le schiavitù, affinché ogni individuo fiorisca al meglio contribuendo con la sua irripetibile originalità alla bellezza della Vita.

Abbiamo individuato alcune vie che ad oggi sentiamo prioritarie:

 

  1. Socialità
    Recuperare la ricchezza della vita sociale e delle relazioni, nella condivisione di intenti e di una visione comune, praticando il dialogo, lo scambio di conoscenza, la solidarietà e l’amicizia fra le persone e le associazioni che vivono nel nostro territorio, nel rispetto delle nostre peculiarità.
    Tutelare la diversità come ricchezza da incrementare.
    Realizzare incontri periodici dell’Associazione su temi che vogliamo approfondire, scambi di competenze ed abilità, momenti di festa e convivialità.
    L’Associazione mira ad integrarsi nel territorio in cui agisce attraverso la ricerca storica delle proprie radici, l’apertura alle realtà presenti e la diffusione delle sue attività, trovando gli strumenti idonei affinché questo si realizzi.

 

  1. Manualità, creatività, autosufficienza
    L’ambiente, in tutta la sua interezza, non è una merce da sfruttare o dominare, come se noi fossimo altro, in antagonismo con esso.
    Sappiamo che interagire con rispetto produce frutti duraturi e armoniosi.
    Sentiamo che esprimere la nostra manualità e mirare all’autosufficienza ci restituisce la dignità e la gioia di partecipare come soggetti creativi dell’Esistenza.
    Crediamo che stili di vita più semplici riducano le tante dipendenze e schiavitù.
    In questo senso l’Associazione promuove laboratori aperti al territorio e nel territorio ricercherà e inviterà vecchie e nuove competenze a contribuire a questa circolarità (laboratori di saponificazione, orticultura, panificazione, apicoltura…).
    L’Associazione promuove lo scambio di merce autoprodotta dai soci aderenti.
    L’Associazione incoraggia ogni suo socio a diffondere pratiche che contribuiscano ad una maggior consapevolezza, rispetto di sé, autonomia e al recupero di un rapporto affettivo e sensibile nelle relazioni in genere: corsi di meditazione, bio-danza, gioco, danza…

 

  1. Connessione con la natura e pratiche di vita rispettose
    L’Associazione decide di formare al suo interno un GAS  (Gruppo di Acquisto Solidale) come strumento per affrontare capillarmente il complesso, delicato e fondamentale rapporto fra ambiente, produzione ed acquisto del cibo, qualità dell’alimentazione, qualità della vita, giustizia, solidarietà e interconnessione globale, scelte economiche e politiche. Intendiamo tradurre queste attenzioni attraverso scelte concrete che l’Associazione ha individuato:
  • Favorire l’economia del territorio con particolare attenzione alle piccole realtà che vi operano e che lo rendono vivo, pulsante e vero. Acquisti a Km0;
  • Priorità per produzioni biologiche, biodinamiche, sinergiche certificate oppure dove il rapporto di conoscenza/trasparenza e di fiducia sia alla base per una scelta vissuta e non asettica;
  • Fedeltà e continuità nel rapporto con i produttori come reale sostegno alla piccola economia;
  • Acquisto di prodotti stagionali;
  • Privilegiare le merci con minor imballaggio possibile;
  • Acquisto di generi provenienti da lavorazioni che rispettino l’individuo, la sua dignità e la sua salute;
  • Acquisto di prodotti a sostegno di iniziative e lotte per l’autodeterminazione di popoli ed individui di qualsiasi parte del pianeta;
  • Promozione di iniziative mirate alla difesa dell’acqua come bene comune e diritto inviolabile.

 

L’Associazione si fa promotrice di qualsiasi iniziativa di formazione ed informazione per realizzare nel concreto una diffusa coscienza su questi temi nel territorio: costituzione di un orto sociale, apiario didattico, interventi di informazione nelle scuole sui temi prima esposti, organizzazione di incontri pubblici con la partecipazione di persone con un vissuto concreto su quanto esposto sin qui.
Tutto questo lo vogliamo tradurre in una scelta di vita che rivalorizzi, esalti, la solidarietà e la condivisione, con la volontà di creare un eco villaggio dove finalmente esprimere la nostra libertà.

 L’Associazione può esercitare, a norma dell’art. 6 del Codice del terzo settore, attività diverse da quelle di interesse generale, secondarie e strumentali rispetto a queste ultime, secondo criteri e limiti definiti con apposito Decreto ministeriale. La loro individuazione sarà successivamente operata da parte del Consiglio direttivo.

L’Associazione può esercitare, a norma dell’art.7 del Codice del terzo settore, anche attività di raccolta fondi, attraverso la richiesta a terzi di donazioni, lasciti e contributi di natura non corrispettiva, al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale e nel rispetto dei principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e con il pubblico.

 

Art. 3 Risorse economiche

L’Associazione trae le risorse economiche per il funzionamento e per lo svolgimento delle proprie attività da:

  1. Contributi degli aderenti;
  2. Contributi privati;
  3. Contributi dello stato, di enti e di istituzioni pubbliche finalizzati esclusivamente al sostegno di specifiche e documentate attività o progetti;
  4. Donazioni e lasciti testamentali;
  5. Entrate derivanti da attività secondarie e strumentali ai sensi dell’art. 6 del Codice del terzo settore, nonché da attività di raccolta fondi ai sensi dell’art.7 del Codice del terzo settore.
  6. Per le attività di interesse generale prestate, l’Associazione può ricevere soltanto il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate.

 

.L’esercizio finanziario dell’Associazione ha inizio e termine il 1 gennaio ed il 31 dicembre di ogni anno. Al termine di ogni esercizio, il Comitato direttivo redige il bilancio e lo sottopone all’approvazione dell’Assemblea dei soci.

Il Consiglio direttivo presenta annualmente entro il 30 aprile all’Assemblea la relazione nonché il rendiconto consuntivo dell’esercizio trascorso e il bilancio preventivo per l’anno in corso. Il bilancio consuntivo e preventivo devono essere depositati presso l’Associazione 15 (quindici) giorni prima della convocazione dell’Assemblea affinché i soci possano prenderne visione.

 Il Consiglio direttivo documenta il carattere secondario e strumentale delle attività diverse di cui all’art.2, a seconda dei casi, nella relazione di missione o in annotazione in calce al rendiconto per cassa o nella nota integrativa al bilancio.


Art. 4 Membri dell’Associazione

Il numero degli aderenti è illimitato. Sono membri dell’Associazione i soci fondatori e tutte le persone fisiche che contribuiranno con il loro impegno alla realizzazione degli scopi dell’Associazione.


Art. 5 Criteri di ammissione ed esclusione dei soci

  1. L’ammissione a socio è deliberata dal Consiglio direttivo in seduta ordinaria.
  2. La deliberazione di ammissione deve essere comunicata all’interessato e annotata, a cura del Consiglio direttivo, nel libro degli associati.
  3. Il Consiglio direttivo deve entro 60 giorni motivare la deliberazione di rigetto della domanda di ammissione e comunicarla agli interessati.
  4. Qualora la domanda di ammissione non sia accolta dal Consiglio direttivo, chi l’ha proposta può entro 60 giorni dalla comunicazione di rigetto chiedere che sull’istanza si pronunci l’Assemblea, che delibera sulle domande non accolte, se non appositamente convocata, in occasione della sua successiva convocazione
  5. La qualità di socio si perde per morte, recesso, esclusione o decadenza con lo scadere della tessera annuale se non viene rinnovata. Il socio che contravviene gravemente agli obblighi del presente statuto, negli eventuali regolamenti interni e nelle deliberazioni degli organi associativi, oppure arreca danni materiali o morali di una certa gravità alla Associazione, può essere escluso dall’Associazione mediante deliberazione dell’Assemblea con voto segreto e dopo aver ascoltato le giustificazioni dell’interessato. La deliberazione di esclusione dovrà essere comunicata adeguatamente all’associato che potrà presentare le proprie controdeduzioni.

Il socio può sempre recedere dall’Associazione. Chi intende recedere deve comunicare in forma scritta la sua decisione al Consiglio direttivo, il quale dovrà adottare una apposita deliberazione da comunicare adeguatamente all’associato. La dichiarazione di recesso ha effetto con lo scadere dell’anno in corso, purché sia fatta almeno tre mesi prima.

I diritti di partecipazione all’Associazione non sono trasferibili.

Le somme versate a titolo di quota associativa non sono rimborsabili, rivalutabili e trasmissibili.

I soci che comunque abbiano cessato di appartenere all’Associazione non hanno alcun diritto sul patrimonio della stessa.

  

Art. 6 Tipologia di socio

Gli associati sono:

  1. SOCI FONDATORI
    Le persone che hanno partecipato alla costituzione dell’Associazione con il versamento di una somma di denaro e prestano la propria specifica competenza per il conseguimento degli scopi della stessa.
  2. SOCI ORDINARI
    Le persone, maggiorenni, che sono interessate alle finalità dell’Associazione e che contribuiscono all’attività della medesima mediante il pagamento di una quota associativa.
  3. SOCI PARTECIPANTI
    Le persone, minorenni, che sono interessate alle finalità dell’Associazione e che contribuiscono all’attività della medesima mediante il pagamento di una quota associativa.
  4. SOCI SOSTENITORI
    Le persone maggiorenni che contribuiscono in modo rilevante alla vita dell’Associazione e sono tenuti al versamento della quota associativa annuale e di eventuali altre somme di denaro a titolo di contributi ordinari e straordinari.

Possono esercitare il diritto di voto i soci fondatori, i soci ordinari in regola con il tesseramento annuale ed i soci partecipanti ultraquattordicenni attraverso coloro che esercitano la potestà genitoriale.

 

Art. 7 Diritti e doveri degli associati

  1. Doveri
    Osservare il presente statuto, i regolamenti interni e le deliberazioni legalmente adottate dagli organi associativi.
    Mantenere sempre un comportamento degno nei confronti dell’Associazione.
    Versare la quota associativa.
  2. Diritti
    Partecipare a tutte le attività promosse dall’Associazione.
    Partecipare all’Assemblea con diritto di voto.
    Accedere, se maggiorenni, alle cariche associative.
    Prendere visione di tutti gli atti deliberativi e di tutta la documentazione relativa alla gestione dell’Associazione con possibilità di ottenerne copia con preavviso scritto di almeno 15 giorni al Presidente dell’Associazione.


Art. 8 Organi dell’Associazione

  1. Sono organi dell’Associazione:
    • L’Assemblea dei soci;
    • Il Consiglio direttivo.

Ai componenti degli organi associativi non può essere attribuito alcun compenso, salvo il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate per l’attività prestata ai fini dello svolgimento della funzione.


Art. 9 L’Assemblea dei soci

  1. L’Assemblea è composta di tutti i soci e può essere ordinaria o straordinaria. Nell’Assemblea hanno diritto di voto tutti coloro che sono iscritti, da almeno tre mesi, nel libro degli associati. Ogni associato potrà farsi rappresentare in Assemblea da un altro associato con delega scritta. Ogni socio non può ricevere più di due deleghe. La convocazione dell’Assemblea avviene mediante comunicazione scritta o email contenente il luogo, la data e l’ora di prima e seconda convocazione e l’ordine del giorno, spedita o inviata almeno 10 giorni prima della data fissata per l’Assemblea all’indirizzo risultante dal libro degli associati. L’Assemblea si riunisce almeno una volta all’anno per l’approvazione del bilancio di esercizio.
  2. L’Assemblea deve essere inoltre convocata quando se ne ravvisa la necessità o quando ne è fatta richiesta motivata da almeno un decimo degli associati.
  3. L’Assemblea ordinaria indirizza tutta l’attività dell’Associazione ed inoltre:
    • Approva il bilancio relativamente ad ogni esercizio;
    • Elegge i componenti del Consiglio direttivo;
    • Delibera l’eventuale regolamento interno e quello assembleare e le loro variazioni;
    • Stabilisce l’entità della quota associativa annuale;
    • Delibera l’esclusione dei soci dell’Associazione;
    • Si esprime sulle reiezioni di domande di ammissione di nuovi associati;
    • Delibera sulla responsabilità dei componenti degli organi associativi, ai sensi dell’art.28 del Codice del terzo settore, e promuove azione di responsabilità nei loro confronti.
    • L’Assemblea straordinaria delibera sulle modifiche dell’atto costitutivo e dello statuto, sullo scioglimento anticipato e sulla proroga della durata dell’Associazione, sulla fusione, scissione, trasformazione di essa.
    • Delibera sugli altri punti attribuiti dalla legge, dall’atto costitutivo o dallo statuto alla sua competenza.

 

L’Assemblea è validamente costituita in prima convocazione con la presenza di almeno la metà degli associati, in proprio o per delega, e in seconda convocazione qualunque sia il numero degli associati presenti, in proprio o per delega.

L’Assemblea delibera a maggioranza di voti. Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio e in quelle che riguardano la loro responsabilità, gli amministratori non hanno voto.

Per modificare l’atto costitutivo e lo statuto occorre la presenza di almeno tre quarti degli associati e il voto favorevole della maggioranza dei presenti. In seconda convocazione con la presenza di almeno un terzo dei soci.

Per deliberare lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati.

 

Art. 10 Il Consiglio direttivo

  1. Il Consiglio direttivo è formato da un numero di membri non inferiore a 3 e non superiore a 7 nominati dall’Assemblea dei soci. Il primo Consiglio direttivo è nominato con l’atto costitutivo. I membri del Consiglio direttivo rimangono in carica per un anno e sono rieleggibili. Possono far parte del Consiglio direttivo esclusivamente gli associati.
  2. Al Consiglio direttivo spetta di:
    • Curare l’esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea dei soci;
    • Predisporre il bilancio;
    • Nominare il Presidente, il Vice-Presidente, il Segretario ed il Tesoriere;
    • Deliberare sulle domande di nuove adesioni;
    • Provvedere agli affari di ordinaria e straordinaria amministrazione che non siano spettanti all’Assemblea dei soci.
  3. Il Consiglio direttivo è presieduto dal Presidente o in caso di sua assenza dal Vice-Presidente e in assenza di entrambi dal membro più anziano.
  4. Il potere di rappresentanza attribuito agli amministratori è generale, pertanto le limitazioni di tale potere non sono opponibili ai terzi se non sono iscritte nel Registro unico nazionale del Terzo settore o se non si prova che i terzi ne erano a conoscenza.

 

Art. 11 Il Presidente

  1. Il Presidente, nominato dal Consiglio direttivo, ha il compito di presiedere lo stesso nonché l’Assemblea dei soci.
  2. Al Presidente è attribuita la rappresentanza dell’Associazione di fronte a terzi ed in giudizio. In caso di sua assenza o impedimento, le sue funzioni spettano al Vice-Presidente, anch’esso nominato dal Consiglio direttivo.
  3. Il Presidente cura l’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio direttivo e, in caso di urgenza, ne assume i poteri chiedendo ratifica allo stesso dei provvedimenti adottati nell’adunanza immediatamente successiva.


Art. 12 Gratuità delle prestazioni fornite dagli aderenti

Le prestazioni fornite dagli aderenti sono ricoperte a titolo gratuito, salvo i rimborsi delle spese anticipate dal socio in nome e per conto dell’Associazione. I soci svolgono la loro attività in modo spontaneo, gratuito e personale.


Art. 13 Divieto di distribuzione degli utili e devoluzione del patrimonio

 L’Associazione ha il divieto di distribuire, anche in modo indiretto, gli utili di esercizio, le riserve, i fondi di gestione e il capitale durante la vita dell’Associazione ai propri associati, lavoratori e collaboratori, amministratori e altri componenti degli organi associativi, anche nel caso di recesso o di ogni altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto associativo. Gli eventuali utili dovranno essere impiegati per la realizzazione delle attività istituzionali e per il perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

In caso di scioglimento dell’Associazione, il patrimonio residuo è devoluto, previo parere positivo dell’Ufficio regionale del Registro unico nazionale del Terzo settore da quando sarà operativo, e salva diversa destinazione imposta dalla legge, ad altri enti del Terzo settore, o ad altre organizzazioni di volontariato operanti in identico e analogo settore, nelle more della piena operatività del suddetto ufficio. L’Assemblea provvede alla nomina di uno o più liquidatori preferibilmente scelti tra i propri associati.

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Art. 14 Rinvio

Per quanto non è espressamente previsto dal presente statuto, dagli eventuali regolamenti interni e dalle deliberazioni degli organi associativi, si applica quanto previsto dal Decreto legislativo 3 Luglio 2017 n. 117 (Codice del terzo settore) e successive modifiche e, in quanto compatibile, dal Codice civile.